Delega e prestiti, info sul blog di Gian Luigi Gola

I prestiti con tasso di interesse basso, quindi agevolati, possono prevedere la delega, così come accade nel caso di tradizionali prestiti. La delega di pagamento rappresenta una forma di finanziamento che ricorda la cessione del quinto per la sua modalità d’esistere, per i requisiti di cui il soggetto deve essere in possesso e per il modo in cui avviene il rimborso. Questa si verifica quando il cliente non ha possibilità economica sufficiente per ricoprire il debito con la banca, o privato. Ma non vige una netta differenziazione tra questo tipo di finanziamento e quello che presuppone la firma di un garante. Con la collaborazione del team di Gian Luigi Gola abbiamo scritto il contenuto per il nostro blog, continuate a leggere!

Normativa vigente e delega: come muoversi

Anche se questa tipologia di prestito è similare alla cessione del quinto, sussiste una considerevole differenza tra le due tipologie di finanziamento. Ovvero la delega nel caso dei prestiti agevolati non è disciplinata da un’apposita legge, mentre per quanto riguarda la cessione del quinto sì. Questa può essere erogata in presenza di una determinata convenzione effettiva con l’azienda datrice di lavoro del dipendente, che sia pubblica oppure privata. Si può se non capire di volta in volta quale sia la disponibilità dell’azienda a concedere la delega.

Prestiti agevolati, cessione del quinto e delega

Il  finanziamento con delega, e in questo caso con tassi di interesse bassi, può essere associato ad una cessione del quinto per avere importi più alti. Accadrà che verrà trattenuta una parte del nostro stipendio, che fungerà da forte garanzia per la nostra banca. Visto che l‘importo massimo della rata di una delega di pagamento, come nel caso di una cessione del quinto, è uguale ad un quinto dello stipendio, la somma complessiva delle rate trattenute, non potrà superare in alcun modo il 40% della retribuzione. 

La delega inoltre prevede la sottoscrizione di una polizza impiego. A cosa serve? Questa svolge sempre la funzione di garanzia, non solo nel caso avvenga la morte improvvisa di qualcuno, come quando le banche vogliono stipulare la copertura assicurativa. Ma la banca ha bisogno sempre di essere sicura che il prestito venga comunque rimborsato, anche in corso di cessazione del rapporto lavorativo del cliente e di una polizza vita. Questa ha il fine di salvaguardare la banca dal rischio della morte del soggetto finanziato, prima che termini il finanziamento.

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